Fattoria Vittadini

PLEASE, COME!

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Credits

Di e con
Chiara Ameglio
Collaborazione artistica
Santi Crispo
Musiche
KeepingFaka
Luci
Fabio Bozzetta
Produzione
Fattoria Vittadini
Coproduzione
Festival Danza in Rete
Teatro della Tosse
Durata
40'
DEBUTTO NAZIONALE
21 Dicembre 2023 Teareo della Tosse, Genova

Qualcuno scrive a grandi lettere sulla sabbia sapendo che non può essere visto, alza un braccio in alto come un richiamo, invia unmessaggio in una bottiglia che verrà perduta, urla ma non sarà sentito: PLEASE, COME!

La schiavitù esiste ancora oggi per almeno 40 milioni di persone, è una pratica che ha radici profonde, è un disegno di oppressione che lega il passato al presente, spaventosamente implacabile e complesso. PLEASE, COME! nasce dal desiderio di interrogare alcuni concetti intorno al fenomeno della schiavitù contemporanea come la richiesta di aiuto, l’iper-allerta, l’isolamento, la sorveglianza, la resistenza, la dissociazione, il concetto di “morto sociale” e di “corpo scarto”. Un dispositivo che tenta di sottoporre al corpo queste condizioni, un componimento di pratiche corporee ed esperienze fisiche anomale, alterate, forzate. PLEASE, COME! è un invito ad entrare e testimoniare l’atto di liberazione di un corpo che nell’abbandono, disarmato e dominato, diventa simbolo di lotta e resistenza.

Note di regia

“Il tentativo è creare un’esperienza capace di attivare uno sguardo e un sentire empatico, capace di riconoscere come le dinamiche di potere influenzano i corpi, le loro funzionalità, posture, condizioni, e ne determinino il valore sociale. Il nostro sguardo miope è insufficiente. È necessario agire nello spazio della distanza, inteso come spazio di riflessione. Che distanza è necessaria per comprendere? Quali lenti indossiamo per guardare una parte della realtà? Al privilegio di poter affermare pubblicamente opinioni epunti di vista, fino a stridenti esposizioni del sé, si contrappone l’incapacità di sentire quello che non può essere gridato, detto,pubblicato, chi sottovoce chiede aiuto perché non può parlare, muoversi o danzare e quindi esistere. Come pensiamo a quei corpi? Sono vivi o morti? Sono intorno a noi, è davvero tutto qui quello che siamo in grado di sentire?” Chiara Ameglio

Photo / © Copyright by Sara Meliti & Riccardo Panozzo

FATTORIA
VITTADINI