Fattoria Vittadini

AMOR

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Credits

ideazione, coreografia e regia
Salvo Lombardo
Performance
Chiara Ameglio | Cesare Benedetti | Pieradolfo Ciulli | Maura Di Vietri | Daria Greco | Riccardo Olivier | Maria Giulia Serantoni
Voci
Lucia Cammalleri | Gabriele Ingrà | Salvo Lombardo
Riferimenti drammaturgici
Elias Canetti | Byung-chul Han | James Hilmann | Carl Schmitt | William Shakespeare | Françoise Vergès
Scenografia e video
Daniele Spanò
Light design e direzione tecnica produzione
Giulia Pastore
Drammaturgia sonora
Salvo Lombardo
Musiche originali
Fabrizio Alviti
Citazioni musicali da Asaf Avidan, Johann Sebastian Bach, Triad God. Giuseppe Verdi
Consulenza culturale
Viviana Gravano, Giulia Grechi
Costumi
Chiara De Fant
Boxe coach
Gaia Pagnini
Direzione tecnica tournée
Maria Elena Fusacchia
Produzione esecutiva
Chiasma e Fattoria Vittadini
Coproduzione
MilanOltre
con il sostegno di
Teatro di Roma - Teatro Nazionale
e con il sostegno di
Compagnia Versiliadanza | Teatro Cantiere Florida | IntercettAzioni: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, Zona K | Cross Project | Lavanderia a Vapore | Centro Nazionale di Produzione della Danza | Scenario Pubblico – Compagnia Zappalà Danza | OSTUDIO | Spazio Fattoria | Attitudes – Spazio alle arti
Realizzato con il contributo di MIC - Ministero della Cultura, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo
Anno di produzione
2021
DURATA
60 minuti
ANTEPRIMA
2 settembre 2021, Teatro Cantiere Florida, Firenze
DEBUTTO NAZIONALE
28 e 29 settembre 2021: Festival MilanOltre - Teatro Elfo Puccini, Milano

Sinossi

C’è un tratto significativo, alla base della costruzione identitaria italiana, che è teso all’esaltazione di un passato classico e dei suoi fasti gloriosi. Un tratto che prescinde dalla lettura della storia. Una presenza. Una sorta di figura, sempre prestante, che si allena nella palestra delle narrazioni ufficiali. Un culturista delle tradizioni. Una specie di monumento perennemente in fase di “restauro”. Un fantasma che si aggira tra le rovine di una qualche auctoritas, sempre aggiornata e difesa, o un sacerdote che ne celebra perennemente il suo culto. Questo segno, questo alone, a volte assume la forma di un animale, aggrappato ai rami di pretestuose discendenze. Altre volte lo riconosci come un bastone, un manganello che percuote l’albero del potere.
AMOЯ di Salvo Lombardo nasce dal desiderio di indagare il concetto di potere. Cos’è il potere? O meglio, come si manifesta il potere? Quale è la sua micro-fisica? Come il potere muove e trasforma i corpi? Quali sono le sue articolazioni? Quali le sue rappresentazioni ufficiali, le sue genealogie, e quali, soprattutto, le contro narrazioni che oggi reagiscono alla sua figura?
AMOЯ, d’altronde, è una locuzione ambivalente; una parola che ci restituisce l’immagine di un qualcosa che si guarda allo specchio. AMOЯ è bifronte di ROMA.
Roma non fu costruita in un solo giorno. [Salvo Lombardo]

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