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C L O U D S

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© Marcello Falco

 

 

Idea - Coreografia - Interpretazione

Maura Di Vietri

in collaborazione con

Mattia Agatiello

Scenografia

Stefano Zullo
Light design parte live

Marcello Falco

Colonna sonora / Sound design

Simone Adinolfi

Proiezioni

Antoni Oilhack

Regia Video

Nicola Cordì

Direttore della fotografia

Roberto Mendoza

Postproduzione

Samuele Albani

Dress

Giuseppe Palella

Hair & Make up

Sara Rossi

Produzione

Fattoria Vittadini - 2019

Con il supporto di

Residenza artistica Spazio Lambrate

Grazie a Spazio Fattoria, Istituto Italiano di Fotografia

Durata

40'

“Dovrei essere molto veloce nel descrivere le nuvole,

già dopo una frazione di secondo non sono più quelle, stanno diventando altre.”

(da “Elogio dei sogni”) Wisława Szymborska – (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1° febbraio 2012)

Le nuvole, costantemente in movimento e mai uguali a sé stesse, possono, nel frammento del tempo di uno sguardo, assumere forme che rimandano ad immagini reali e concrete ma saranno pur sempre nuvole, la cui vera essenza non è definita dalla forma che esse riescono a prendere. Per via della loro natura effimera, un modo semplice per definirle è attraverso il concetto di trasformazione. Come le nuvole, anche l’essere umano può essere visto come un insieme organico di materia in costante cambiamento, non sempre definibile quindi in una forma o categoria.

Clouds è un viaggio attraverso diversi linguaggi artistici. Nel video una figura femminile incarna tre transizioni: da una dimensione divina ed ultraterrena ad una semidea tra le nuvole, fino ad incarnare una figura sempre più umana, che guarda il mondo sottostante e decide di lasciarsi cadere verso di esso.

Su questa figura, caduta sulla terra, si incentra lo spettacolo dal vivo. Dopo l’atterraggio il corpo di carne impara a conoscersi, ogni volta in una forma diversa. Arriva il peso, la forza di gravità, il respiro, l’elettricità dei neuroni, la contrazione dei muscoli, il rilassamento, lo scattare dei nervi e lo sviluppo dei sensi. Un essere che nasce, si crea e diventa qualcos’altro ancora e ancora, in una continua e imperturbabile mutevolezza.

 

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