




AL MONDO
NON C'E' POSTO PER LA FAMA DEI MEDIOCRI
MONOLOGO DI TEATRO E DANZA
choreography and project / Riccardo Olivier
with / Chiara Ameglio
original text / Nicoletta Civardi
special guest / 5 interpreti variabili
light design / Roberta Faiolo
production / Fattoria Vittadini
"Porte che si aprono solo su altre porte, perché l'unica stanza è dentro la mia testa,
perché l'unico posto sono io".
Una ragazza che chiameremo Narciso scrive di sé rivolgendosi agli altri, al mondo per estrarsi dalla mediocrità del mondo stesso.
Si mette a nudo nell'intimità di camera sua come davanti a un pubblico immaginario. Evoca i suoi litigi, i suoi amplessi, i giudizi che legge nelle nostre facce e anche nella sua.
Scrivere per incontrarsi e riconoscersi. Un Narciso che non si accontenta di un velo d'acqua in cui specchiarsi, ma che va a fondo in luoghi poco chiari, nebbiosi, in cui la verità si nasconde, perché i giri di parole possono celare ancor meglio di un mediocre vestitino la propria intima verità.
«Perché ogni bugia che racconto, che ho raccontato, non mi ha allontanata e ancora non mi allontana di un solo passo dalla verità.»
Chi siamo è una domanda talmente grande da rimanere irrisolta.
Note di regia
Il testo prevede 5 ‘lui’ con cui la protagonista si relaziona, 5 evocazioni della sua mente, ricordi o invenzioni.
Vogliamo trovare questi 5 uomini (o donne en travesti) ogni volta nel luogo dove andiamo, per incontrare il territorio, immagazzinarne implicitamente il background e ambientare lì la storia.
Così il paese mediocre di cui parla la protagonista, da cui cerca di diversificarsi e che affronta con rabbia, diventa immediatamente il luogo dove il pubblico vive.